Per chi ha un e-commerce oppure usa il suo sito web come vetrina verso la clientela, al fine di comunicare con la stessa in relazione alla propria attività, la sicurezza è un aspetto estremamente importante.

In particolare, occorre cercare di aggiornare in continuazione il proprio CMS e i plugins che lo compongono, per due ragioni ben precise:
1) tenere elevato il livello di sicurezza del sito e impedire che esso possa diventare il cavallo di Troia per operazioni illegali da parte di eventuali malintenzionati, ovvero gli hackers, che potrebbero sfruttarne i cosiddetti bugs;
2) mantenerne alta l’operatività e la funzionalità della propria attività in modo da non perdere traffico rilevante che potrebbe portare ad una vendita o ad un contatto importante.

La sicurezza è naturalmente l’aspetto che sta più a cuore a chiunque navighi online, per reperire notizie oppure fare acquisti in rete. Ogni prodotto digitale può in effetti presentare insidie, proprio perché esistono persone in grado di sfruttare le proprie competenze informatiche per dare vita ad attività illegali, tese solitamente a procacciarsi un tornaconto personale. Gli hackers sono soliti dedicare molto del loro tempo alla ricerca di punti deboli nei sistemi informatici, in cui intrufolarsi al fine di raccogliere informazioni, i cosiddetti dati sensibili, che poi possono usare per colpire magari un conto corrente bancario. C’è da dire che molto spesso gli attacchi informatici sono effettuati su larga scala proprio su versioni obsolete di CMS, plugins e temi i cui bugs noti rendono semplice oltre passare i sistemi di sicurezza del sito web.

Lo sviluppatore di un CMS solitamente opera continuamente per prevedere e fronteggiare gli eventuali assalti identificando i possibili punti di accesso in cui il grado di protezione sia basso o comunque inadeguato. Una volta individuati i punti deboli cercherà di risolvere il problema dando vita ad una versione più avanzata del gestionale, ovvero migliorando il sistema. E’ proprio questo il motivo per cui spesso arrivano avvisi in cui si chiede di aggiornare il proprio CMS: in pratica vuol dire che lo sviluppatore ha individuato un problema e offre la possibilità di porvi riparo. Non accettando l’aggiornamento, il problema è destinato a permanere e a prestare il fianco agli attacchi di pirateria informatica. Un esempio tra i più comuni è WordPress che attraverso la community di sviluppatori rilascia periodicamente degli aggiornamenti avvertendo i web master all’interno dell’area di gestione del sito web che è disponibile un aggiornamento.
Va poi ricordato come i prodotti informatici non siano perfetti. Anzi, solitamente essi nascono con una serie di problemi che vengono risolti con il passare del tempo dagli sviluppatori, oltre a possibili incompatibilità con alcuni plugins, che devono però essere individuate durante l’utilizzo.

Naturalmente, il progresso tecnologico è un altro possibile motivo che consiglia di aggiornare il proprio sistema. Proprio l’evoluzione comporta un continuo processo di ricerca, con la nascita di nuove funzionalità utili al web marketing che possono rivelarsi estremamente preziose e che, quindi, devono essere installate per poter migliorare i servizi offerti tramite il proprio sito web.
Infine occorre sottolineare come proprio il ricorso agli aggiornamenti può consentire di risparmiare cospicue risorse finanziarie e preservare in definitiva la propria reputazione. Meglio aggiornare che dover ridisegnare integralmente il proprio sito in seguito ad un attacco da parte dei pirati informatici. Anche perché una noncuranza da questo punto di vista può aprire la strada ad un danno per la propria utenza, tale da comportare l’allontanamento definitivo della stessa e una penalizzazione da parte dei motori di ricerca che, reputando il sito generatore di spam, potrebbero rimuoverlo dal proprio indice.