Progettare con coraggio
8 Novembre 2011: la situazione economica mondiale è a dir poco disastrata, il governo italiano è ad un passo dalla fine, i giovani non hanno un futuro, i meno giovani si ritrovano ancora a dover badare ai figli che non riescono a lasciare l’ovile per costruirsi una famiglia.
In questa situazione buia tuttavia si vedono dei piccoli lampi, lampi di persone che si rimboccano le maniche, giovani che partono dal basso e tornano a fare lavori umili e dimenticati dalla maggior parte dei ragazzi griffati che affollano le vie del centro città.
Si comincia quindi a vedere una parte dell’Italia che lascia da parte i piagnistei e, con le poche forze che gli sono rimaste, prova a rialzarsi contando solo sulle proprie capacità ed ignorando le ciancie di una classe dirigente che gli ha voltato le spalle ma che continua ancora a promettere aria fritta.
E’ la stessa gente che riscopre l’importanza di COMUNICARE e far conoscere la qualità e la fatica del proprio lavoro, è la stessa gente che capisce che per intraprendere una strada sicura bisogna buttarsi con tutti e due i piedi in progetti concreti, seri, dispendiosi e, purtroppo, senza alcuna certezza sul futuro. E’ forse gente che non ha alternativa o che semplicemente ha più coraggio degli altri.
Queste poche righe vogliono essere un ringraziamento, a coloro che oggi capiscono che fare un sito web NON VUOL DIRE aprire un negozio in pieno centro, a coloro che capiscono che un progetto di comunicazione fatto male non è “meglio di niente” ma è più semplicemente NIENTE, a coloro che capiscono che quello che oggi investo in comunicazione non mi tornerà in tasca domani ma sarà la pietra con cui costruirò la mia casa dopodomani con il sudore giornaliero della mia fronte.
E’ grazie a queste persone che già una volta l’Italia si è rialzata ed ha ricostruito un paese allora materialmente distrutto e che oggi avrà il compito forse più difficile di ricostruire un paese distrutto nell’anima e nell’orgoglio.
Ed è a queste persone che diciamo: contate su di noi perchè saremo al vostro fianco in questa sanguinosa battaglia.
Bellissime parole…
seppur dure aiutano a tenere accesa la fiamma della speranza per un futuro migliore. E noi lavoreremo oggi affinchè i nostri figli possano ricevere un paese con dei valori più “veri” ed umani.
Grazie Franco, si in effetti sono parole dure, scritte tempo fa tutte d’un fiato dopo una chiacchierata con un amico che ha deciso di ripartire proprio dalla terra e dal sudore della fronte. Anche se è un articolo datato, rileggendolo dopo un pò di tempo, ho deciso che sarebbe stato questo ad aprire il blog.